Elettrosmog: come difendersi dall’inquinamento elettromagnetico

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Da diversi anni si sente parlare di elettrosmog e dei suoi effetti sulla nostra salute, ma di cosa si tratta? Ogni giorno, siamo continuamente esposti alle onde elettromagnetiche, ad esempio, quando guardiamo la tv o utilizziamo lo smartphone, un’esposizione costante, che dura per la maggior parte della giornata.

Le onde elettromagnetiche sono invisibili, non si possono toccare, non ne percepiamo la presenza, di conseguenza, tendiamo ad ignorarle del tutto e a non prestare attenzione.

Eppure, le radiazioni elettromagnetiche sono in grado di condizionare la nostra vita e di influenzare il modo in cui ci sentiamo.

Come saprai, il Vastu vuole aiutare a creare ambienti equilibrati, che favoriscono il benessere di chi li abita.

Comprendere cos’è l’elettrosmog e in che modo è possibile intervenire per ridurlo all’interno degli spazi interni, contribuisce a migliorare la qualità della tua vita e della tua abitazione.

Quando si parla di inquinamento elettromagnetico, non si fa riferimento solo alle antenne dei cellulari e ai tralicci che si trovano fuori, ma anche a ciò che avviene all’interno delle quattro mura.

Affronteremo meglio questo punto nei prossimi paragrafi, ora voglio aiutarti ad avere le idee più chiare su termini come: campi elettromagnetici, radiazioni elettromagnetiche ed elettrosensibilità.

Che cos’è l’elettrosmog?

L’elettrosmog è un termine utilizzato per descrivere l’inquinamento elettromagnetico generato dalle onde elettromagnetiche prodotte da dispositivi elettronici e dall’energia elettrica.

Ho anticipato che le onde elettromagnetiche sono invisibili ma costantemente presenti nella nostra vita. Con qualche informazione in più, è possibile prendere maggiore consapevolezza della loro presenza.

Le onde elettromagnetiche sono vibrazioni simultanee dei campi elettrico e magnetico, che si propagano e trasmettono energia nello spazio in tutte le direzioni. 

Quando fluisce una corrente elettrica, si generano campi magnetici ed elettrici vicino alle linee e alle apparecchiature. Anche quando un dispositivo è spento ma connesso alla rete, si propaga un campo elettrico nello spazio.

Il campo magnetico, invece, viene attivato soltanto se c’è il passaggio della corrente elettrica e se il dispositivo è acceso.

Dalla loro unione si genera il campo elettromagnetico. Quando questi due campi oscillano in modo perpendicolare uno all’altro, si generano le onde elettromagnetiche.

Queste hanno una lunghezza d’onda e una frequenza diverse e sono di vari tipi:

  • Onde radio
  • Infrarosso
  • Ultravioletto
  • Raggi X
  • Microonde
  • Raggi gamma

Quando si parla di elettrosmog, quindi, si fa riferimento alla presenza di campi elettrici e magnetici negli ambienti interni ed esterni. Le onde elettromagnetiche influenzano davvero la nostra vita, ed è quindi importante sapere come usarle e limitarle.

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Quali sono le fonti di emissione dell’elettrosmog?

Le fonti naturali di elettromagnetismo sono sempre state intorno a noi, vengono dalla Terra, dal sottosuolo, ma anche dal Sole e dalle stelle, o durante i fenomeni meteorologici: questi si definiscono infatti campi elettromagnetici naturali.

Le principali sorgenti esterne ad alta frequenza sono, soprattutto, gli impianti radiotelevisivi e quelli per la telefonia; mentre quelli a bassa frequenza, sono le linee delle cabine elettriche e le apparecchiature elettriche.

Purtroppo però negli ultimi vent’anni le fonti artificiali di elettrosmog sono aumentate a dismisura dentro casa e negli spazi lavorativi. 

Ci sono due concetti teorici di facile comprensione, che sono di grande importanza e che desidero farti conoscere.

  • Qualsiasi apparecchiatura elettrica accesa (una lampada, specie se dotata di trasformatore, una radiosveglia, un phon, ecc.), produce una serie di onde elettromagnetiche che si propagano, non solo dall’apparecchio, ma anche dal filo con cui è collegato all’impianto di casa, fino al contatore, per tutto il suo percorso all’interno dei muri.
  • L’intensità delle onde diminuisce col quadrato della distanza, ovvero doppia distanza, intensità delle onde 2×2=4 volte inferiore, tripla distanza, intensità delle onde 3×3=9 volte inferiore, quadrupla distanza, intensità delle onde 4×4=16 volte inferiore.

A cosa serve sapere queste cose? A prendere maggiore consapevolezza. Voglio farti degli esempi che ti aiuteranno a comprendere meglio.

Due esempi di elettrosmog mal compresi

Il primo esempio riguarda l’aria condizionata: la parte che produce il freddo, solitamente, si trova fuori dalla stanza, per cui tendi a immaginare che l’inquinamento elettromagnetico resti fuori, giusto? Purtroppo no!

Le onde elettromagnetiche si propagano lungo tutto il filo che collega la macchina esterna alla sorgente di corrente elettrica dell’impianto di casa (specialmente se il filo forma degli anelli). E quindi l’elettrosmog arriva anche dentro casa.

Ma dov’è il filo?

Se il filo passa vicino alla testiera del letto, quando dormi con l’aria condizionata accesa, ti stai facendo un bel sonno elettromagnetico.

Inoltre, fai molta attenzione, perché più il condizionatore è potente (la potenza si misura in Watt, la trovi sull’etichetta) e più è forte il campo elettromagnetico sul filo e, quindi, l’elettrosmog che da esso si propaga.

Il secondo esempio riguarda il traliccio fuori casa.

Mettiamo che un traliccio ad alta tensione è considerato “nei limiti del dannoso” per la salute, entro una distanza di 10 metri e che la tua casa si trovi a 100 metri.

100 metri di distanza significa 10 volte più distante, ovvero che la sua influenza è 10×10=100 volte inferiore a quella considerata “nei limiti del dannoso”.

Se fosse a 200 o 500 metri, la sua influenza sarebbe 20×20=400 o 50×50=2500 volte inferiore: in tutti e tre questi casi, si può stare relativamente tranquilli.

Per lo stesso criterio, è possibile che una radiosveglia elettrica, che a un metro di distanza avrebbe un leggero effetto, a venti centimetri dalla testa (per esempio sul comodino, 5 volte meno distante, cioè 5×5=25 volte più pericolosa), è molto più pericolosa per la tua salute rispetto a quel traliccio.

Come misurare l’elettrosmog in ambiente domestico?

Esistono alcuni strumenti che consentono di misurare l’elettrosmog nell’ambiente circostante. Uno dei metodi più comuni è l’utilizzo di un dosimetro elettromagnetico. Questo strumento misura la quantità di radiazione elettromagnetica presente in un’area specifica.

È anche possibile utilizzare altri misuratori di campo elettromagnetico (EMF) o misuratori di radiazioni a radiofrequenza (RF), che misurano i campi elettromagnetici a radiofrequenza nell’intervallo 50 MHz-3,5 GHz.

Libro Vastu 2

Elettrosmog: quali effetti sulla salute?

Ma che effetto concreto ha l’inquinamento elettromagnetico sulla salute? Molte ricerche mostrano che l’esposizione prolungata a campi elettromagnetici porta le persone a sperimentare l’elettrosensibilità.

Questa è una condizione in cui una persona è particolarmente sensibile all’elettrosmog. Tra i sintomi ci sono: mal di testa, nausea, problemi di memoria e di concentrazione, opacizzazione del cristallino, disfunzioni delle ghiandole sessuali, irritabilità, spossatezza, insonnia, debolezza generale, aritmie al cuore e perfino la leucemia infantile.

L’elettrosmog può anche avere effetti negativi sul sistema immunitario, sul sistema nervoso e sul sistema endocrino.

Nel 2011 l’AIRC, l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, ha classificato i campi elettromagnetici come “sostanze cancerogene per l’uomo” nella stessa categoria del DDT, del piombo, del cloroformio e della benzina.

Come ridurre l’esposizione all’elettrosmog in casa?

Non puoi intervenire all’esterno della tua casa per ridurre l’esposizione alle onde elettromagnetiche, ma puoi fare qualcosa per limitare l’elettrosmog negli ambienti domestici e nella tua quotidianità.

Ecco alcuni semplici consigli per difenderti dalle onde elettromagnetiche casalinghe:

  • Fare un inventario degli apparecchi elettrici ed eliminare quelli superflui.
  • Sostituire la radiosveglia elettrica con una a batteria e tenerla ad almeno un metro di distanza.
  • Non utilizzare termocoperte.
  • Staccare il router Wifi di casa quando non si usa, almeno di notte.
  • Staccare i dispositivi Bluetooth dei telefoni e quelli presenti in casa, almeno di notte.
  • Usare il vivavoce o l’auricolare con il filo quando si parla al cellulare (e fare telefonate brevi).
  • Installare il disgiuntore (bio-switch) per le camere da letto.
  • Usare la vernice alla grafite o i pannelli schermanti per proteggersi dalle onde elettromagnetiche provenienti dall’esterno.
  • Se ci sono cavi elettrici che passano dietro la testata del letto, modificare l’impianto o schermare questi cavi.
  • Staccare la spina di tutti gli apparecchi dopo l’uso.

Bisogna sempre ricordare che dove circola elettricità esiste un campo elettromagnetico.  Inoltre, devi sapere che progettare l’impianto elettrico domestico con la domotica (impianto elettrico green), può ridurre anche dell’80% l’elettrosmog in casa. 

Chiaramente, è un investimento enorme se la casa è già costruita. Però è sicuramente da considerare in fase di nuova costruzione.

Le indicazioni che ti ho dato in questa sezione possono darti un effetto positivo immediato, veloce e di impatto, permettendoti di abbattere significativamente l’inquinamento elettromagnetico nella tua casa con il minimo sforzo.

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Tiziano Valentinuzzi
Tiziano Valentinuzzi
Tiziano Valentinuzzi, laurea e dottorato in Astronomia e digital strategy expert di fama, studia e insegna Vastu e meditazione da oltre 25 anni. Amante della vita e dell’azione positiva, il suo motto è “vivi la vita che desideri” e ha insegnato a costruire la propria libertà personale e felicità a migliaia di studenti.

25 commenti su “Elettrosmog: come difendersi dall’inquinamento elettromagnetico”

  1. Salve,vorrei gentilmente dei consigli.Quanto deve essere distante un traliccio di alta tensione dalla propria abitazione.Avere un ascensore in un appartamento precisamente di fronte alla porta di casa è pericoloso?Ringrazio in anticipo

  2. Ciao,
    scusami, ho un dubbio: ma allora farei bene a non utilizzare la stufa elettrica in bagno? Mi spiego meglio: Io ho questa qui http://www.stufe-elettriche.com/olimpia-splendid/olimpia-splendid-color-blast/ che è pure abbastanza potente ed io e mia moglie la usiamo per riscaldare la stanza quando facciamo il bagnetto a nostro figlio.
    Può essere pericoloso questo inquinamento elettromagnetico per il bambino? Può essere una soluzione quella di accendere un dieci minuti prima la stufa per riscaldare la camera e spegnerla, invece, mentre facciamo il bagnetto al piccolo?

    1. Tiziano Valentinuzzi

      Ciao Costantino, la stufa elettrica in bagno si usa comunque per riscaldare, non è un esempio di contrasto acqua-fuoco 😉

  3. A forse 100 metri da casa mia c’è un ripetitore della telefonia mobile, come faccio a difendermi dalle onde elettromagnetiche

    1. Non è facile difendersi dalle antenne esterne, se riesci a dimostrare che è fuori legge la sua potenza puoi farla rimuovere.
      Ci sono dei sistemi per isolare la parete che è nella direzione dell’antenna, ma sono molto costosi.

  4. MYRIAM SCARPA

    Grazie dei preziosissimi consigli. Io abito vicino all’ospedale e sentiamo sempre i ronzii dei quadri elettrici. Quelli sono elettrosmog? Tra il mio terrazzo e questi quadri elettrici ci saranno una ventina di metri, sono pericolosi per la salute?
    Il forno a microonde io lo uso solo per scongelare gli alimenti e scaldare il latte al mattino. E’ meglio non utilizzarlo per niente?
    Buona giornata.
    Myriam

  5. ettore pietro

    Un messaggio per Anna dei cavalli: non penso che occorra traslocare: esistono difese sottili contro i campi e.m. .
    Vanno da sistemi fisici, radionici, orgonici, eccetera.
    Spero di esserti stato utile.
    Ciao.

  6. ettore pietro

    Ciao Annalisa, ciao Tiziano !
    penso che vi siate scordati del peggior inquinante elettromagnetico di casa che ormai devasta gli habitat di quasi tutti gli Occidentali e non solo; il peggio del peggio per potenza (800 – 1000 watt) e per frequenza (2500 MHz); l’avete capito ?
    il forno a microonde. Consiglio a tutti di metterlo in cantina o di regalarlo al loro peggior nemico. Meno che mai mangiare cose che sono state lì dentro.
    Un abbraccio a tutti voi.

  7. Fantastica teleconferenza!! Semplice, essenziale, spiegata molto bene e sopratutto “pratica” con consigli utili e senza tanti fronzoli! Io stesso che mi occupo direttamente di misure per valutare l’impatto degli ambienti sulle persone che richiedono una consulenza, non avrei saputo spiegarla meglio! Grazie

  8. Tutto molto affascinante.
    Il prossimo passo sarà acquistare delle lampade a spettro totale da mettere in ufficio.

    Avrei inoltre piacere di capire se ci sono delle geopatie sia in casa che in ufficio. Come posso fare ?

    ciao

    1. Ciao Gianfranco,
      quello della luce a spettro totale è un argomento molto importante, fai bene! 😉

      Ho inserito la tua domanda tra le prossime della rubrica “Chiedilo a Tiziano” che sarà molto presto 😉

  9. Ottimo, sei grande Tiziano i tuoi articoli sono una manna dal cielo, spero che le tue informazioni arrivino a tante persone, tutti noi ne abbiamo un grande bisogno.
    A presto.
    Claudio.

  10. Grazie Tiziano, complimenti per la tua preparazione e per le preziose informazioni. Sono una “fan” del dott. Masaru Emoto, che meraviglia! dovremmo pensarci spesso e volentieri… che anche noi siamo fatti di acqua :)) sarebbe una bella guida per i nostri pensieri:)) Purtroppo ho un mega-traliccio (di quelli enormi che friggono quando piove) nel prato dove vivono i miei cavalli, a 50 metri, mi sono già interessata per eventuali protezioni, ma difficile soluzione… forse necessario traslocare. ciao!

  11. Indicazioni preziosissime… io ho la camera da letto piena di aggeggi, ho deciso che “stacco la spina”!!! Grazie Tiziano!

  12. Grazie di tutto e complimenti per la tua professionalità e la semplicità con cui trasmetti concetti complessi.

  13. Ciao. Io c’ero! Come già ho scritto durante la diretta è stata una conferenza MOLTO interessante, piena di informazioni molte delle quali subito applicabili, insomma una quasi consulenza. Grazie per questa condivisione di informazioni di valore!

  14. La tua conferenza mi è piaciuta molto, soprattutto per il modo comprensibile con cui hai spiegato argomenti tecnici per me non facilmente comprensibili, ed ho già applicato i tuoi suggerimenti. Grazie mille, alla prossima!

  15. Ho ascoltato la conferenza in differita e la trovo molto utile ed esposta con un linguaggio chiaro e semplice. L’ho immediatamente consigliata ad amici e familiari poiche’ e’ indispensabile conoscere questi aspetti del “progresso” tecnologico per usufruirne in modo tale da non diventarne vittime inconsapevoli. Ho tante domande da fare, qualcuna l’ho scritta nel vostro blog sperando di ricevere risposta. Comunque grazie per questo utile servizio. :-))

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